Suspension points, 2020

Michela Ruffini

Orvieto è una città turistica. Adesso si è spenta. Dopo le chiusure adottate per contenere la pandemia da Covid-19, i luoghi della cultura non hanno più organizzato eventi. Gli spazi di affissione non annunciano più ciò che accadrà, ma svelano ciò che è già stato. Le tracce che affiorano dai muri sono presenze enigmatiche, senza interlocutori. Geroglifici che raccontano un tempo sospeso.

Bio
Nata nel 1971, inizia a fotografare da bambina, per gioco. Dopo aver fotografato durante anni trascorsi in viaggio, ora mantiene con la fotografia un rapporto più intimo, focalizzato sulla prossimità delle cose. Un suo lavoro sarà esposto in maggio al Festival Todimmagina.

Start typing and press Enter to search