Soglie invisibili

Martina Di Ferdinando

Il mondo fuori è vasto, imprevedibile, a tratti minaccioso. Le strade risuonano di passi estranei, le voci si intrecciano in lingue sconosciute, e ogni angolo sembra nascondere un’incognita. Rinchiudersi in casa diventa un rifugio, un modo per disegnare confini sicuri, per costruire un microcosmo dove tutto è sotto controllo. Ma queste mura, che iniziano come protezione, si trasformano presto in gabbia. La luce che filtra dalle finestre diventa una promessa irraggiungibile, mentre il silenzio della solitudine si riempie di domande senza risposta, dubbi che si moltiplicano e richieste che non trovano mai una voce.

Bio
Martina Di Ferdinando ha iniziato a fotografare per affiancare alla scrittura intima, delle immagini a testimonianza del vissuto e del suo complesso mondo emotivo. Ha trovato nella fotografia il connubio fra le sue due passioni, l’arte e la psicologia. La fotografia emotiva è diventata il facilitatore del suo approcciarsi con il mondo, dialogarci, farlo proprio e restituirne una sua intima visione e si è trasformata in pratica quotidiana ormai imprescindibile.

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