Non c’è niente che più mi affascini del rapporto “teoricamente” leggero ed armonioso dell’essere umano con la natura. Nell’immensità di certi spazi naturali l’uomo torna ad essere una creatura docile, rispettosa, non categorizzabile in nessuna gerarchia sociale od etichetta. In questa apparente dualità non c’è antagonismo, solo un’armonica coesistenza. Non importa chi sei, non importa cosa fai, si è e basta. L’uomo si deumanizza dal modello standard di umanità contemporanea e torna lì, dove tutto è partito, alla sua relazione con il mondo naturale. Quando mi ritrovo in certi spazi naturali, vedo l’essere umano tornare ad essere finalmente libero e spensierato. Lo vedo tornare bambino.
Vedo che stiamo bene così, vedo che io sto bene così.
Sorrido, leggera.