“Mentre gli stabilimenti balneari riposano in silenzio, il mare è un’attesa di promesse sotto il tepore del primo sole”.
“Lost at Sea” è un’indagine fotografica sulla silenziosa attesa del ritorno della vita nelle località costiere, nonché una riflessione sulla bellezza e la tranquillità di questi luoghi ormai spogliati del loro caos estivo.
Attraverso il progetto fotografico, mostro la metamorfosi di luoghi rumorosi e popolati in spazi di solitudine e serenità. Il mare è il protagonista silenzioso che lega i diversi momenti del progetto, simboleggiando la natura ciclica del tempo.
Ogni scatto rappresenta una finestra temporale, invitando lo spettatore a riflettere sulla dimensione metafisica del tempo e dell’attesa, in cui ci si può perdere, ma anche ritrovare quando tutto si riapre.
“Lost at Sea” cattura l’essenza dell’attesa e dell’incertezza che stiamo attualmente vivendo, invitando lo spettatore a riflettere sulla transitorietà della vita, sulla resilienza dei luoghi che amiamo.