Giardini incantevoli

Massimo Magistrini

“Cerco di raccogliere delle cose poverissime, apparentemente inutili, e di portarle nel linguaggio. Perché credo soffriamo di un linguaggio che è sempre più ridotto, sempre più funzionale. Abbiamo reso il mondo estraneo a noi stessi, e forse ciò che chiamiamo poesia è solo riabilitare questo mondo e addomesticarlo di nuovo” (Christian Bobin, Abitare poeticamente il modo).
Mi attardo a contemplare l’elegante semplicità delle più comuni forme vegetali. Un po’ come Talbot, alle origini della fotografia, esploro la botanica per cogliere simultanee trasparenze che si aggregano in magiche morfologie e, al riparo di un filo d’erba, con meraviglia, sorprendo giardini che danzano.
Giardini incantevoli è una serie costituita di doppie esposizioni in camera digitale 

Bio
Nato nel 1959, vivo a Novara dove svolgo la professione di architetto. Affascinato dalle immagini e dalla loro forza evocatrice, indago con la fotografia il mondo visibile per restituirne non tanto una fedele riproduzione o una catalogazione, quanto per coglierne aspetti essenziali ed inattesi che altrimenti andrebbero perduti. Ho seguito diversi percorsi di formazione e approfondimento. Individualmente o come membro del collettivo Landscape Hunter ho esposto in mostre personali e collettive.

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